lunedì 11 aprile 2011

01_IL CODICE DELLA LIBERTÀ






Un gruppo di giovani, studenti e lavoratori, si meravigliavano di questa mia affermazione pronunciata nel corso di una conferenza: «Sono libero». Libero, mi dissero, lei che è cristiano? Libero lei che appartiene a una Chiesa strutturata gerarchicamente, che è tenuto ad obbedire al Papa e ai vescovi, che sta lottando da anni per poter comunicare agli altri le sue idee più personali?
Che cos’è allora per lei la libertà? Com’è secondo lei un uomo libero?
Le domande scarne e sincere dei miei amici mi hanno ispirato queste pagine che non pretendono di dare qualcosa di più di alcune linee generali capaci di aprire un dialogo più profondo su un argomento che non finirà mai di appassionare tutti, dal momento che la libertà è la grande ricchezza dell’uomo, il gran­de dono che gli ha conferito il creatore. Senza la libertà l’uomo non avrebbe potuto amare e senza l’amore l’uomo sarebbe stato un solitario, un condannato, un senza-Dio. La libertà è stata la grande conquista di Cristo.
Il cristianesimo è la religione della libertà. Per questo s. Paolo ha potuto scrivere ai Galati:
« Siete stati chiamati alla libertà » (Gal. 5, 3). Una libertà che non viene dalla legge ma dallo Spirito: «Dov’è lo Spirito lì è la libertà»(2 Cor. 3, 17).
Una libertà che nasce dal cuore stesso della verità: «la verità vi farà liberi» scrive s. Giovanni (8, 32).
Una libertà tanto intimamente legata all’amore che s. Giovanni afferma: «Colui che non ama è morto» (1Gv. 3, 14).
E allora quando sono realmente libero?
Sono libero quando amo quello che faccio e quando faccio solo quello che amo.
Sono libero quando dopo aver amato le cose e gli uomini essi restano più liberi e io meno schiavo.
Sono libero quando attanagliato dal dolore una voce grida dentro di me: stai risuscitando.
Sono libero quando credo in un Dio che ha creato tutto con libertà.
Sono libero quando accetto le libertà degli altri.
Sono libero quando la mia libertà è al di sopra del denaro.
Sono libero quando la morte non costituisce per me altro che il passaggio alla pienezza della vita.
Sono libero quando riesco a essere persona.
Sono libero quando so scoprire la parte di bene che esiste in ogni essere creato.
Sono libero quando non credo nell’impossibile.
Sono libero quando accetto che nella mia vita la mia coscienza sia al primo posto.
Sono libero quando non esiste un prezzo per la mia libertà.
Sono libero se la mia unica legge è l’amore.
Sono libero quando so darmi agli altri senza esigere di possederli.
Sono libero quando la mia voce contribuisce a determinare il corso della storia.
Sono libero quando continuo a dire no! all’oppressione anche con la bocca attaccata all’acciaio dei carri armati.
Sono libero quando anche dal carcere continuo a proclamare il mio diritto alla libertà.
Sono libero ogni volta che difendo con convinzione e nel rischio la libertà degli altri.
Sono libero quando regalo la mia libertà solo a chi amo più di me.
Sono libero quando, essendo ricco, continuo a preferire e invidiare la libertà dei poveri.
Sono libero quando essendo povero continuo a preferire la mia libertà al denaro degli altri.
Sono libero quando credo che il mio Dio è più grande del mio peccato.
Sono libero quando nell’ora della prova credo che Dio e il sole e io siamo nuovi ogni giorno e che si può sempre ricominciare.
Sono libero quando sono convinto che il bene fatto non può andar distrutto.
Sono libero quando credo che sulla bilancia di Dio pesa più la sua misericordia che la nostra viltà.
Sono libero se sono capace di scoprire dietro ogni dolore, dietro ogni tradimento, dietro ogni malvagità il frutto di un peccato contro l’amore.
Sono libero quando sono capace di sentire che nella materia vibra un gemito di unità come espressione dell’amore che muove dal di dentro tutte le cose.
Sono libero quando credo fermamente che è esistito un Uomo come me che dopo la sua morte continua a vivere per sempre.
Sono libero se mi sento inferiore a Dio ma superiore a tutto il creato.
Sono libero quando sono schiaffeggiato per sostenere che la libertà è Dio e che Dio condanna chi calpesta o abusa della libertà di un solo uomo.
Sono libero quando posso dare del tu a Dio.
Sono libero se mi accorgo che ho bisogno degli altri.
Sono libero quando mi sento capace di trasformare la creazione senza offendere il creatore.
Sono libero dove l’autorità non si confonde con il potere ma anzi nasce dalla forza della coscienza di ciascuno posta al servizio degli altri.
Sono libero quando posso offrire la mia conquista, la mia scoperta, il mio carisma, il mio pensiero, senza che nessuno mi condanni.
Sono libero quando credo negli altri.
Sono libero quando sono capace di amare il pezzo di vita che ho tra le mani senza angosciarmi per il giorno dopo.
Sono libero quando sono capace di scoprire negli occhi del mio prossimo la freschezza del primo sguardo del creatore.
Sono libero quando dopo aver amato scopro che l’amore che ci univa non è altro che Qualcuno che mantiene sempre viva e fresca quella felicità che fa nascere in noi.
Sono libero quando solo l’amore è capace di incatenarmi.
Sono libero quando credo che la salvezza non mi verrà dalla legge ma dallo Spirito.
Sono libero quando sono cosciente che «tutto mi è permesso, però non tutto mi conviene» (1 Cor. 10,23).
Sono libero quando viene rispettato il mio diritto di scegliere secondo coscienza.
Sono libero quando ho la capacità di dire no persino a Dio.
Sono libero quando sono capace di ricevere la felicità che mi regalano gli altri.
Sono libero quando ho vergogna della schiavitù del mio prossimo.
Sono libero quando accetto gli altri come sono e non come vorrei che fossero.
Sono libero se ho la capacità di trasformare me stesso tanto da poter camminare a fianco dei miei fratelli in un’avventura comune. Sono libero se solo la verità può farmi cambiare strada.
Sono libero se sono capace di dare la vita per un uomo piuttosto che per un’idea.
Sono libero se posso rinunciare ai miei diritti.
Sono libero quando non esistono idoli nella mia vita e quando colgo in tutto e in tutti la presenza di un Essere unico, personale, libero e immortale.
Sono libero quando credo in un Dio che non si pentirà di avermi creato libero.
Sono libero quando ho la certezza che Dio crede in me.
Sono libero quando ho ottenuto di pronunciare quelle parole che Dio mi ha affidato come mio contributo alla storia.
Sono libero quando ho capito che il mio lavoro è la continuazione dell’opera del creatore.
Sono libero quando ho la certezza che tutto il creato mi aiuta a realizzarmi e a scoprirmi.
Sono libero quando vivo in una comunità in cui la persona conta più delle strutture.
Sono libero dove l’ordine civile ammette che ogni uomo è il re di quanto esiste e che vale più di tutto il creato.
Sono libero quando nessuno e niente tenta di sostituirsi alla mia coscienza che è l’ultima parola del creatore in me.
Sono libero quando non mi si proibisce di correre al seguito di questo Qualcuno misterioso ma reale che sento necessario e assoluto per realizzarmi definitivamente.
Sono libero quando imbavagliato godo della libertà di un mio fratello come se fosse la mia.
Sono libero quando in ogni situazione che mi si presenta scelgo non quello che più mi piace ma quello che più mi aiuta a essere persona.
Sono libero quando esiste una sola persona nel mondo che mi ami.
Sono libero quando non credo nel destino, ma nel progetto che il creatore mi ha affidato nella storia.
Sono libero quando ottengo che la libertà fiorisca intorno a me.
Sono libero quando amo il bene del mio prossimo più della mia stessa libertà.
Sono libero quando riesco a convincere gli altri della mia verità senza vincerli né umiliarli.
Sono libero quando sono persuaso che non sono un vaso pieno ma che continuo sempre ad aver bisogno degli altri.
Sono libero quando non ho perduto la speranza di poter arricchire gli altri.
Sono libero quando non mi rassegno a non esserlo.
Sono libero se amo essere libero.
Per questo quando mi sento libero mi sento un po’ come Dio, capace di creare con lui, di dare, cioè, di amare.
Mi sento persona.
Mi sento in diritto di avere un nome proprio che pronunciato da Dio una sola volta diventa immortale ed eterno.
Mi sento esistenzialmente il re della creazione perché è certissimo che sono: «beati i liberi perché possederanno la terra».
 (Juan Arias)

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